Religious Itinerary

ITINERARIO RELIGIOSO

Chiesa Collegiata di Santa Maria della Pietà 

In origine era appellata Santa Maria de Conce ed era già documentata dal XII secolo. Nel 1531 è elevata a Collegiata con il Primicerio, il Cantore, dodici canonici, otto mansionari ed assunse il titolo, già qualche secolo prima, di “Santa Maria della Pietà” con cura d’anime. Ad essa erano aggregate tutte le parrocchiali di Eboli, eccetto Sant’Eustachio e numerosissime grance. Fu soppressa con la legge eversiva del 1866 e rielevata a Collegiata solo all’inizio del XIX Sec. ad opera di don Michele Paesano. In essa si conservano pregevoli opere d’arte e reliquie tra cui il gruppo ligneo della Pietà di Giacomo Colombo ed una reliquia della Vera Croce di Gesù Cristo.

 

Chiesa di San Nicola de Schola Graeca

La chiesa più antica di Eboli, già documentata nell’anno 977; essa fu chiamata San Nicola de Schola Graeca perché fondata da monaci basiliani greci, spinti dalla persecuzione islamica in Italia. All’interno sono conservate opere di pregevole fattura come l’antica statua lignea della Madonna del Carmine del XVI Sec.

 

Chiesa di San Francesco 

Rarissimo esempio nell’Italia meridionale di chiesa gotica edificata nel 1286; nel XVII I Sec. la navata fu consolidata con altari laterali e sovrastrutture in stile barocco. Nell’abside si ammirano affreschi opera di Agostino Tesauro e Giovanni Luce de Magistro; si conserva anche una pala del 1472 opera del “Maestro dell’Incoronazione di Eboli”; nella zona del presbiterio è conservato un raro esempio di tabernacolo eucaristico risalente al XV Sec. ed attribuito a Girolamo Santacroce e bottega. Inoltre sono presenti due riproduzioni in formato naturale di due tavole pittoriche raffiguranti “La Crocifissione” di Roberto d’Oderisio e “La Madonna di Costantinopoli” di Andrea Sabatini (gli originali si conservano nel Museo Diocesano di Salerno ove furono portati nel 1943 per sottrarli dalla distruzione dei bombardamenti alleati)

 

Monastero di Sant’Antonio Abate 

Le monache Benedettine si trasferirono in loco nel 1503 ed iniziarono a trasformare l’edificio donato dall’Università di Eboli in un sontuoso Monastero, costruendo anche l’annessa chiesa. Le monache, nonostante le due soppressioni, non hanno mai abbandonato il Monastero e tutt’oggi vi risiedono.

 

Chiesa e Santuario dei Santi Cosma e Damiano

L’antica chiesa fu edificata attorno all’anno 1000 e dedicata a San Sebastiano, nel 1771 sorse l’attuale chiesetta in Stile Barocco e nel 1957 fu inaugurato il nuovo Santuario costruito dagli Ebolitani con le macerie delle case crollate durante i bombardamenti dell’ultimo Conflitto Mondiale. Si conserva nel Santuario una importante reliquia dei Santi Medici Cosma e Damiano; ogni anno la festa dei Santi attira migliaia di fedeli provenienti da tutte le parti d’Italia e d’Europa per la solenne processione del 27 Settembre.

 

Complesso Conventuale e chiesa di San Pietro alli Marmi

Badia Normanna completata nel 1159, nella cripta della chiesa sono custodite le spoglie di San Berniero (Eremita Spagnolo del XI Sec.); la biblioteca del Convento ospita migliaia di libri antichi tra cui molte rare cinquecentine. In origine apparteneva all’Ordine Benedettino, passato poi ai Minimi di San Francesco di Paola, indi soppresso a causa delle Leggi Napoleoniche e solo alla fine del XIX secolo fu comperato dai Frati Cappuccini che ancora oggi vi dimorano.

 

Complesso Conventuale della SS. Trinità (detto di S. Antonio)

Edificato nel 1490 il Convento della Santissima Trinità dei Frati missionari osservanti con l’annessa chiesa (detta di S. Antonio), già parrocchia dal 1309. In essa si conserva, oltre a numerose opere d’arte e alla miracolosa statua di S. Antonio Abate, la tavola del pittore ebolitano Giovanni Luca de Luca de 1574 e raffigurante la “Vergine col Bambino tra i Santi Pietro, Paolo e Girolamo”.

 

Chiesa di San Vito al Sele

Edificata per raccogliere, custodire e venerare le spoglie mortali dei Santi Vito, Modesto e Crescenza, martirizzati sotto Diocleziano nel medesimo luogo. La notizia più antica sulla chiesa di San Vito al Sele risale al 1042. Più volte distrutta e ricostruita a causa dello straripamento del fiume Sele, conserva una statua lignea di San Vito del 1799 e due tele del XVII raffiguranti i Santi Vito, Modesto e Crescenza. Nel 1957 vi fu trasferita la Parrocchia di San Nicola.

(visitabile solo su esplicita richiesta e prenotazione considerata la distanza dal centro della Città di Eboli)