Categoria: <span>curiosita</span>

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Oggi le Monache  Benedettine   del monastero di Eboli sono solo sette ed ormai da secoli non sono più proprietarie delle contrata ebolitana denominata “Pezza delle Monache”.

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Le Monache Benedettine di Eboli nel corso dei secoli hanno sempre associato alla preghiera anche le opere proprio per rispettare (ORA ET LABORA): erano notissime per i pregiati  merletti e per la produzione del miele, dei biscotti, e delle particole; negli ultimi decenni del secolo scorso le benedettine si impegnarono anche nell’arte tipografica stampando anche...

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Oggi al vertice del monastero vi è una madre badessa eleggibile ogni 3 anni da tutte le suore del Monastero.

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Nel 1656 il Regno di Napoli fu colpito dalla peste bubbonica, che decimò le monache ospitate nel Monastero tranne tre suore che morirono poi di vecchiaia provocando la chiusura della struttura. Nel 1700, su forti spinte dell’Università e del Clero di Eboli furono ospitate  nel monastero due monache benedettine provenienti dalla provincia: la “comunità” si...

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Nel 1617 il Monastero fu classificato  di “clausura papale”,  cioè soggetto direttamente  alla Santa Sede  e non al Vescovo competente per territorio , privilegio che mantiene ancora oggi.

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Nel 1503 l’Università di Eboli (il Comune) concesse alla badessa un nuovo edificio a patto che da clarisse diventassero benedettine. Il complesso edilizio è quello dove tutt’ora sono ospitate e che prese il nome di Monastero intitolato a Sant’Antonio Abate.

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Le Monache Benedettine ( religiose dell’Ordine fondato nel 529 da San Benedetto con la Regola “Ora et Labora”) inizialmente facevano parte dell’ordine delle Clarisse (religiose di voti solenni appartenenti all’ordine fondato nel 1212 da San Francesco e Santa Chiara d’Assisi d’onde il nome “clarisse”, seguono la regola approvata da papa Innocenzo IV nel 1253) e...